ANNO:  2016 – 2022
CLIENTE: Privato
LOCALITA’:  Pavia (PV)
TEMI: Nuova costruzione, Residenza unifamiliare, Ristrutturazione, XLAM,Nzeb
INCARICO: Piano Attuativo; Progetto Preliminare di fattibilità tecnico economica;
Progetto Definitivo; Progetto Esecutivo; Direzione Lavori; CSE e CSP 
STATO: Realizzato

Residenza Nzeb

La residenza Nzeb è un esperimento di architettura energeticamente orientata per giacitura, per involucro e per tecnologia. La progettazione architettonica del manufatto parte da un’analisi del massimo approvvigionamento solare non solo in termini di esposizione del progettato sistema di pannelli fotovoltaici ma, ancor prima, in termini di giacitura del manufatto edilizio. Attraverso programmi di simulazione tridimensionale è stato studiato il sistema delle aperture e degli aggetti in modo da orientare il massimo immagazzinamento ed il massimo apporto energetico durante la stagione invernale e, viceversa, da cui potersi proteggere durante la stagione estiva. La domotica a supporto della giacitura progettata, controlla il sistema oscurante motorizzato a “raffstore” a perfezionare, soprattutto nelle stagioni intermedie quando la gestione del sole è sempre meno prevedibile, l’approvvigionamento solare.

La residenza è progettata attorno ad un grosso ambiente centrale in cui gli spazi si articolano e si affacciano lungo un percorso continuo. Lo spazio centrale è il captatore e il distributore di energia solare: il calore della radiazione entra e si diffonde, grazie a questa continuità degli spazi interni, anche nelle zone più a nord-est della residenza. La VMC facilità il flusso energetico, supportando questo concetto cardine progettuale. Il sistema costruttivo è realizzato in pannelli prefabbricati di X-Lam che ne rappresentano la struttura e il primo strato di involucro. Il risultato è un progetto connotato da un’elevata capacità sismica ed una alta performance energetica. L’involucro è un sistema cappotto in lana di roccia con contro-parete interna in cartongesso.

L’immagine è di un’architettura contemporanea protesa verso il paesaggio che la circonda. Un’architettura che instaura un dialogo diretto col fiume Ticino attraverso le ampie vetrate, i generosi aggetti e attraverso materiali naturali di rivestimento di facciata quali legno e sughero.

La residenza “si chiude” verso la pubblica via e verso l’edificazione circostante con cui non ha trovato parametri di riferimento valoriali a una pratica progettuale. Si inquadra nel contesto naturale e si protegge dal paesaggio costruito circostante. Il risultato è una residenza Casa Clima Gold nel Parco del Ticino.