ANNO: 2017
CLIENTE: Ospedale Bambino Gesù e Markas S.r.l.
LOCALITA’: Roma (RO)
TEMI: Ristrutturazione, edificio ospedaliero, mensa, socialità
INCARICO: Progetto di fattibilità tecnico-economica; Progetto definitivo
STATO: Realizzato.

Ristorazione ospedaliera

L’involucro entro cui sarà ricavata la mensa del complesso ospedaliero di Sant’Onofrio, è caratterizzata da forme geometriche non inter-relazionate tra di loro. Le linee spezzate che conformano il perimetro fanno perdere all’ambiente una percezione unitaria. Si necessita di uno “strumento regolatore” che caratterizzi e attribuisca unitarietà facilitandone ogni percezione da parte dell’utilizzatore dello spazio. La parete curva, collocata all’interno di questa geometria irregolare, permette di governare lo spazio attraverso un’onda che fluttuando nella mensa, orienti i percorsi e precisi una chiara gerarchia tra luoghi serviti e serventi, tra utenza e personale impiegato, tra “fast” e “slow”.

L’andamento curvilineo, elemento generatore e funzionale del progetto, suddividerà gli ambiti senza separarli grazie al concetto di “permeabilità” che la parete introduce.
L’elemento curvo è costituito da listelli lignei verticali in larice che ritmano lo spazio liberando una immediata dialettica tra mensa e luogo di somministrazione dei cibi. Il percorso si sviluppa lungo questa curva generando una studiata prospettiva agli utenti. Elemento di immediata percezione che trasmette calore alle famiglie e ai bambini ricoverati per vivere in questi spazi le proprie relazioni sociali. Legno, onda, ritmo, luce, colore sono vocaboli su cui è incernierato il progetto.

Lungo la curva si sviluppa la linea di distribuzione dei pasti. La curva sarà quindi integralmente aperta in corrispondenza delle attrezzature che sono a servizio dei clienti della mensa. Si creano punti di contatto fra spazio servito e servente ma anche il resto della struttura consente questa permeabilità: è stato ideato il sistema costruttivo in listelli verticali di legno affinché tale rapporto sia presente per tutta la lunghezza della “parete”, valorizzando ulteriormente il carattere unitario dell’intero spazio e che amplia di fatto la percezione dello stesso. Apertura e connessione tra gli spazi, la forma organica generata dalla curva ha quindi determinato la scelta del materiale ligneo.

Il sistema di lamelle inserite in stretta successione all’interno di questo spazio, privo di ogni valore architettonico, consente di accompagnare l’utente nel suo percorso generando spazi che una linea rigida non avrebbe permesso.
La curva non è quindi un gesto stilistico fine a sé stesso ma è elemento generatore dello spazio e strumento funzionale per la determinazione degli ambienti.
Trattandosi di un ospedale pediatrico si è data particolare attenzione alla figura del bambino che all’interno della mensa possa trovare facilitazione a incrementare i rapporti sociali con altri ricoverati. Spazi dedicati ai piccoli pazienti che consentano situazioni di svago per consentire il gioco e la libertà creativa.