ANNO: 2016
CLIENTE: Comune di Pavia
LOCALITA’: Via del Comune 18, Pavia (PV)
COSTO: 9.999,60€
TEMI: Accessibilità, Universal design, Utenza ampliata
INCARICO: Progetto definitivo; Progetto esecutivo; D.L
CLASSI ID OPERA: (al netto di I.V.A e oneri sicurezza)
-E.19 / S.04 = 9.999,60€ – arredi con elementi singolari
– struttura in metallo
STATO: Realizzato
Progetto realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Ingegneria Edile e Architettura
Accessibilità Urbana
L’intervento prevede la nuova realizzazione di passerella pedonale per il superamento di barriere architettoniche da collocare nella porzione iniziale di Via del Comune, in stretta vicinanza e non diretta aderenza alla parete esterna del Palazzo storico del Broletto di Pavia. Il tema dell’accessibilità e della fruibilità dell’edilizia storica rappresenta una sfida significativa di questi anni, caratterizzati dalla ricerca di soluzioni sostenibili e di valorizzazione dei beni culturali.
Una collaborazione con l’Università di Pavia offre l’opportunità di sviluppare un volume impegnato sul tema dell’accessibilità architettonica, illustrando approcci, metodi, sistemi di analisi e soluzioni per migliorare la fruibilità. L’intervento era finalizzato alla realizzazione di una struttura indipendente dalla pavimentazione stradale e dalle pareti esistenti, senza che siano quindi intaccati elementi del centro storico cittadino; la struttura è semplicemente appoggiata a terra tramite “piedini metallici”.
L’opera si compone di tre elementi principali:
un sistema di sette “portali” e due correnti che compongono la struttura della passerella; sette “vasche” metalliche composte di profilati a L, che vanno ad accogliere le lastre del piano di calpestio composto di lastre prefabbricate in calcestruzzo.
La successione delle vasche metalliche rispetta l’alternanza esistente fra i pieni ed i vuoti del Palazzo del Broletto proprio a volerne enfatizzare le fattezze. I materiali con cui è stata realizzata la passerella sono principalmente l’acciaio, l’acciaio corten e il calcestruzzo. Il lavoro svolto è basato sulla consapevolezza che l’architettura storica non è realizzata “per tutti” e che le “diversità” devono essere valorizzate e soddisfatte attraverso soluzioni flessibili ed adattabili.
