ANNO:  2021
CLIENTE: Privato
LOCALITA’: Via Sant’Albino, Alcunio, Mortara (PV)
TEMI: Messa in sicurezza, Cedimenti, Muratura, Arte e Cultura
INCARICO: Progetto esecutivo; 
STATO: Realizzato 

Interventi di messa sicurezza del complesso

La città di Mortara è rinominata per le sue basiliche e chiese storiche, tra le quali spicca per importanza l’Abbazia di Sant’Albino del VIII secolo, situata lungo la Via Francigena. Ad oggi dell’Abbazia rimangono aperti al pubblico la chiesa, con gli affreschi quattrocenteschi e l’elegante portico rinascimentale, il campanile romanico-gotico, i resti del chiostro con il loggiato in muratura e architravi lignei ed alcuni fabbricati rurali annessi, ormai diroccati. Ricca di storia e leggende di battaglia, l’Abbazia venne ricostruita nel 773, e rimase attiva fino al 2020, a furia di cedimenti sul complesso storico. I crolli hanno interessato principalmente le aree abitate dell’Abbazia, nel corpo a est e nel cortile interno, e l’intervento di messa in sicurezza è finalizzato alla conservazione delle parti del complesso esistente, mediante recupero statico di adeguamento  di cui al DM2018.

L’intervento si è concentrato sull’ala est del complesso, in cui si riscontra il ribaltamento della parete sud verso l’esterno del fabbricato. Il cinematismo ha trascinato la copertura causandone un crollo all’interno dei locali.
Dall’analisi fotografica e uno studio dettagliato sulla situazione ante e post crollo, si restituisce un quadro chiaro sulle cause che hanno generato il collasso: la muratura sud del corpo di fabbrica, presentava elementi laterizi fortemente compromessi. Si è manifestato un carico eccentrico sulla muratura che ha introdotto un’azione ribaltante verso l’esterno a seguito di formazione di cerniere plastiche. L’assenza di un elemento di contenimento orizzontale in copertura, quali tiranti o cordolature lungo il il perimetro, non hanno impedito al pannello di ruotare verso l’esterno, trascinando con sé la porzione su di essa gravante.

Si interviene con massima urgenza nella demolizione della muratura di piano primo e solaio fino a raggiungere la quota dell’intradosso del solaio stesso. Il consolidamento strutturale delle pareti in muratura lesionate, avviene mediante intervento con malta cementizia, tiranti di consolidamento in fune d’acciaio zincato e ripresa di murature mediante la sostituzione parziale del materiale con medoto (scuci-cuci), comprendente la demolizione in breccia della zona e la ricostruzione della muratura mediante inserimento di cunei di legno da sostituire a ritiro avvenuto con elementi murari allettati con malta. 

Le ulteriori porzioni interessate da cedimenti e crolli erano interessate all’accesso delle unità residenziali dell’ala est del portico e dell’arco lungo il fronte nord del complesso. In previsione del ripristino del solaio del portico, mediante la demolizione dei puntelli, si è considerato necessario inserire dei profilati metallici UPN a costruire il futuro orizzontamento. Mentre l’arco ribassato è costuito in conci di laterizi pieni posati a coltello, che mancano di ammorsatura nei due elementi laterizi perpendicolari. Si interviene realizzando un ammorsatura a irrigidire ogni connessione e a realizzare un sistema di tiranti analoga a quella utilizzata per il portico, per un maggior consolidamento dell’arco sovrastante.